sabato 14 gennaio 2012

CI STO DENTRO!

E qui entra in scena un’altra parola che ha persino generato una sorta di movimento corale planetario, quello degli ‘indignati’: lo sdegno. Badate bene: se l’ira è un vizio capitale devastante, lo sdegno autentico è una virtù, perché è un appassionato e coerente schierarsi dalla parte della giustizia. Indignati contro la corruzione, la violenza, l’oppressione sono i profeti biblici. Del Signore nella Bibbia si dice letteralmente che ha un ’af , cioè un ‘naso’ sbuffante perché mal sopporta il male, e non dimentichiamo la figura di Cristo che impugna la frusta sferzando i mercanti… Detto altrimenti, lo sdegno vero e non retorico altro non è che un ritorno alla morale. 

G. Ravasi, "Dizionario di futuro" Editoriale di Avvenire del 3 gennaio 2012

Di fronte ad un’ingiustizia generalmente è bene sdegnarsi. Tutti sdegnati di fronte alle immoralità dei politici o dello spreco del denaro pubblico. Sdegnati quando a livello locale notiamo ingiustizie, quando la violenza esplode nelle strade o nelle case o nelle scuole. Sdegnati anche quando qualcuno cerca di giustificare quella violenza. Sdegnati per come si trattano gli uomini e le donne. Sdegnati per la dodicesima (DODICESIMA = dodici anni consecutivi!) del Grande Fratello, che in Olanda, nazione in cui è nato questo terrificante format televisivo, è durato sei anni, poi han pensato bene di smetterla. Da noi e in altri paesi in cui la gente è meglio che rimanga rimbambita e goda nell’identificarsi in uno dei modelli proposti, continua e continuerà. Per fortuna a volte le bestie della fantasia riescono a sconfiggere quelle assurde bestialità dei reality show. 

Tornando allo sdegno: ci si sdegna per un sacco di cose. Tutte “belle” visibili, in tv, dai media. Tutte comunque lontane da noi. Lo sdegno è meglio tenerlo per ciò che non ci tocca, per ciò che non ci costringe a cambiare. 

C’è bisogno di più moralità. Tutti d'accordo, ma quando caschiamo noi: “massì, che sarà mai! non siamo mica moralisti! divertiti! fatti una risata!”. 

C’è bisogno di più moralità. Anche a detta di tanti che sulla rete incominciano a stupirsi di troppe foto oscene (non - solo - per il contenuto, ma anche - e soprattutto - per l’oggettiva bruttezza di certi soggetti!) che girano su facebook. Pochi segnalano i nudi volgari che vengono pubblicati. E anche se ad essere ritratti sono minorenni (maschi/femmine non fa differenza), pare che tutto vada bene. Anzi: se proponi una riflessione collettiva a riguardo sei preso per uno sfigato, che non ce la fa (come si usa dire in certi slang “giovanili”. Che cosa non si riesca a fare, poi, non l’ho ancora capito, però si dice così). 

Anche a livello educativo! Purtroppo anche a livello educativo! 
La scuola sappiamo come è messa. Non si salvano neppure quegli ambienti che di educativo dovrebbero avere anche il DNA, come
tutti quelli legati allo sport! Non si salvano nemmeno certi ambienti cristiani, che dovrebbero fare e vivere la differenza del Vangelo! La differenza di una “buona notizia” che ti cambia la vita. 

Spesso a me pare di assistere alla duplice crescita del grano e della zizzania. 
Lo sdegno mi spingerebbe all’ira e l’ira ad estirpare quell’erba cattiva, così farisea, così falsa, così nociva per la crescita del grano buono. 
Eppure occorre aspettare e, come direbbero i nostri padri, occorre “starci dentro”! 
Inquieta giovinezza!

Ok. Ci sto dentro!



mercoledì 4 gennaio 2012

ASSENZA




Assenza, 
più acuta presenza. 
Vago pensier di te 
vaghi ricordi 
turbano l'ora calma 
e il dolce sole. 
Dolente il petto 
ti porta, 
come una pietra 
leggera.
(A.Bertolucci)



martedì 3 gennaio 2012

ENJOY YOUR DREAMS

Alla faccia di chi dice che l'anno è iniziato male. Alla faccia di chi vuole toglierci anche (anche!) la voglia di sognare. Molti si chiedono se sia il caso di continuare a farlo. Ovvio che sì! Se non altro la possibilità ci è data dalle cose piccole piccole, di tutti i giorni. Non parlo di grandi eventi, che potrebbero far dubitare i più scettici (di questi grandi eventi e di uno in particolare parlerò tra un pochetto), ma di cose più banali. Per esempio gli ascolti della tv. 
Ho appena trovato una simpatica segnalazione, che mi fa sperare, che mi permette di continuare a sognare. Mi rende forte nella battaglia quotidiana contro la tv. Non che non mi metta mai a guardarla, anzi. Ciò che combatto da quasi dieci anni si chiama tv spazzatura, tv rimbambente, tutta quella serie di programmi o format costruiti per farti... diventare scemo. Per me, quella tv lì puzza di imbroglio. 
Finalmente ieri sera una favola ha battuto la realtà. Una favola ha sconfitto il reality show più noioso e disgustoso, che quella scatola (piatta) luminosa continua a proporci da dodici anni! 
Ciò che mi fa problema di certe realtà negative, come è negativa la "realtà" del GF, è la loro capacità di fare cultura: una vera e propria zizzania con la quale ci è chiesto di convivere; una piaga che genera emozioni, costruite a tavolino, che improvvisamente tutti vivono e delle quali tutti si sentono partecipi. 
Ma che bello sapere che forse ci stiamo svegliando dall'oblio, dal sonno della nostra umanità anestetizzata. Che sia l'inizio della rivoluzione? Sperem!
Per il momento mi basta sapere che siamo ancora capaci di camminare con le nostre gambe e che, grazie alle belle bestie delle favole che battono le brutte bestie della realtà, possiamo continuare a sognare.

Enjoy your dreams!