lunedì 11 luglio 2011

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Va’ serenamente in mezzo al rumore e alla fretta
e ricorda quanta pace ci può essere nel silenzio.

Finché è possibile, senza doverti arrendere,
conserva i buoni rapporti con tutti.
Dì la tua verità con calma e chiarezza, e ascolta gli altri,
anche il noioso e l'ignorante:
anch'essi hanno una loro storia da raccontare.
Evita le persone prepotenti e aggressive: esse sono un tormento per lo spirito.

Se ti paragoni agli altri, puoi diventare vanitoso e aspro,
perché sempre ci saranno persone superiori e inferiori a te.

Rallegrati dei tuoi risultati come dei tuoi progetti.
Mantieniti interessato alla tua professione, benché umile:
è un vero tesoro nelle vicende mutevoli del tempo.

Sii prudente nei tuoi affari, poiché il mondo è pieno di inganno.
Ma questo non ti impedisca di vedere quanto c'è di buono.
Molte persone lottano per alti ideali e dappertutto la vita è piena di eroismo.

Sii te stesso. Specialmente non fingere di amare.
E non essere cinico riguardo all'amore,
perché a dispetto di ogni aridità e disillusione
esso è perenne come l'erba.

Accetta di buon grado l'insegnamento degli anni,
abbandonando riconoscente le cose della giovinezza.
Coltiva la forza d'animo per difenderti dall'improvvisa sfortuna.
Ma non angosciarti con fantasie.
Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.

Al di là di ogni salutare disciplina, sii delicato con te stesso.
Tu sei un figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle stelle.
Tu hai un preciso diritto ad essere qui.
E che ti sia chiaro o no,
senza dubbio l'universo va evolvendosi come dovrebbe.
Perciò sta’ in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca,
e qualunque siano i tuoi travagli e le tue aspirazioni,
nella rumorosa confusione della vita conserva la pace con la tua anima.
Nonostante tutta la sua falsità, il duro lavoro e i sogni infranti,
questo è ancora un mondo meraviglioso.

Sii prudente.
Fa’ di tutto per essere felice!



domenica 10 luglio 2011

LO DICE ANCHE CHARLIE BROWN!


Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà;
ma chi la perderà, la manterrà viva.





Niente caschi protettivi, Charlie Brown.
Meglio aver amato e aver perso l’amore..

.. e anche un po’ di vita!

venerdì 8 luglio 2011

COLPE E SCUSE

Alcuni pensieri sparsi, che raccolgo alla fine di queste giornate intense di “lavoro”. Le virgolette ci sono, perché i più pensano che il nostro non sia un lavoro. Molti altri invece pensano proprio che lo sia. Io, per il momento, non so come definirlo: nessuno mi paga, ma niente mi appaga così tanto. Sempre e comunque: nonostante tutto!
Ho sperimentato, ancora una volta, come le fatiche più grandi che si vivono a lavorar con i più piccoli derivino dal fatto che alle loro spalle c’è ben poco. Sembrerò irriverente, maleducato, spavaldo, politicamente scorretto. Ma non sono mie idee, è la realtà che parla. Anzi, sono proprio questi bamb-ini che parlano e che dicono: “Se sono così è perché i miei genitori sono così!”. È capitato anche oggi, con un bimbo di sei anni, molto, molto, molto vivace. Alla mia domanda: “perché fai così?” lui mi ha risposto con gli occhi un po’ lucidi per aver capito il suo errore: “è il mio papà che fa così e io faccio come lui!”.
E così, non per mia tracotanza, ma per le parole stesse dei bamb-ini, posso affermare che la colpa (se di colpa si può o si deve parlare) è tutta dei genitori! Sempre!
Mi spiace. Per i bamb-ini, ovviamente!
Glisso velocemente da questa spina pungente e pongo l’accento su una cosa bella, che i bamb-ini, a differenza dei grandi (e quindi di alcuni genitori), sanno fare benissimo e dai quali dovremmo tutti imparare. Mi riferisco alla loro capacità di “fare la pace”. Ho assistito negli ultimi due giorni a diversi battibecchi tra piccoli, puntualmente interrotti e ripresi con gli interessati. Poi, dopo essermi assicurato che entrambe le parti avessero capito lo sbaglio, ho lasciato che da soli, naturalmente, risolvessero le trattative per l’armistizio e la firma dei trattati di pace.
Mi sono commosso. Più volte!
I bamb-ini non fanno la pace per farsi vedere.
I bamb-ini non fanno la pace perché le circostanze lo esigono.
I bamb-ini fanno la pace seriamente, perché ne hanno estremo bisogno; non scherzano quando si chiedono: “scusa”, addolorati per il male che hanno fatto all’altro. La loro man-ina tesa in avanti è piena di domande. Si chiedono se l’altro sia disponibile a perdonarli. Si chiedono cosa fare per rimediare ai danni. Si chiedono se potranno mai ritornare a giocare insieme, sperando di trovarsi davanti un sorriso e una mano amica che gli proponga bellissimi giochi. Perché la vita dei bamb-ini non è un gioco, ma procede tutta dentro un unico grande gioco: quello della vita. Ecco perché i grandi, quelli un po’ troppo occupati, non capiscono molto i bimbi e per accontentarli nei loro puntuali e quotidiani capricci regalano loro “giochi”, mentre raramente si mettono a giocare con loro, capendo veramente le regole del gioco. Le regole della vita semplice. Non di quella facile.

La colpa sembra essere dei genitori, ma a chiedere scusa son sempre i bambini!

domenica 3 luglio 2011

Trillo - A proposito di sentieri...


Dopo aver percorso in poche ore quasi seicentochilometri in macchina, all’offerta di un passaggio che mi portava dal centro del paesello dove abito a casa mia (un poco in campagna), ho violentemente e sonoramente risposto il mio: “No! Vado a piedi!”.
Di fatto non avevo molta voglia di farmi mezz’ora di strada on foot, ma il grande desiderio di guidare che spesso mi prende, aveva già esaurito tutto il suo potere attrattivo e a salire su un’autovettura, sinceramente, mi veniva un po’ da star male.
Così mi sono incamminato verso casa, gustandomi quel chilometro e mezzo di strada. Avevo la netta sensazione (e quasi la totale certezza) che quella di stasera sarebbe stata l’ultima volta. L’ultima camminata per quelle vie, su quei marciapiedi, davanti a gelaterie un po’ aperte e un po’ chiuse, scortato dalle solite due rondini...

Si dovrebbe camminare un po’ di più, per le vie delle nostre città.