lunedì 13 agosto 2012

SICILIA: "UNA DONNA VESTITA ALLA ROVESCIA"


Mesi fa decisi che era arrivato il momento di visitare la Sicilia. Una terra lontana, un'isola lontana, della quale tanti parlavano, ma che rimaneva per me sempre come qualcosa di misterioso, qualcosa di in-credibile. Come non fosse neppure Italia. Ho avuto la possibilità -e l'ho colta al volo- di organizzare un viaggio in quella lontana isola, così particolare, così diversa, e l'ho organizzato, così come volevo io. Ingredienti del viaggio: la semplicità, il desiderio di incontrare testimoni, il desiderio di incontrare qualcuno che ci parlasse di come si vive laggiù. Volevo portare alcuni di quei ragazzi che il Cielo mi ha affidato e ce l'ho fatta. Siamo partiti, per dieci giorni. Non saprei come definire quei dieci giorni da poco conclusi. La parola vacanza non mi piace molto, sa di vuoto. E' appunto una "vacanza", qualcosa da riempire con qualcos'altro. Invece questi dieci giorni siciliani sono stati tutto fuorché vuoti. Sono stati giorni in cui la gente che abbiamo incontrato, i luoghi che abbiamo visitato, le storie che abbiamo ascoltato, ci hanno fatto cambiare idea su tutto e ci hanno fatto innamorare di lei, di questa terra in cui tutto è illuminato dalla luce del sole (o almeno così, il cuore puro dei suoi abitanti, vorrebbe che fosse).

A Palermo gli autobus passano ad orari sregolati, dall'ora in cui l'autista decide di partire. Ma se hai bisogno, quello stesso autista è disposto a fermare il suo veicolo in mezzo a un viale, pur di aiutarti. La gente per strada se ti vede in difficoltà o accaldato ti apre le porte di casa, ti fa accomodare, offrendoti acqua fresca e il refrigerio garantito da un semplice ventilatore. Se hai bisogno di spostarti da qualche parte (senza usare i mezzi pubblici) si fanno in quattro per aiutarti e magari ti offrono anche qualcosa di veramente buono da mangiare. Se tra di loro ci sono alcuni giovani che non hanno voglia di andare a scuola è vero anche che molti son disposti a studiare tutta estate, frequentando corsi privati che preparano liceali appena maturati alle terribili (quanto ridicole) prove di ammissione delle facoltà universitarie di tutta Italia: ragazzi che in pieno agosto vanno a scuola, quando fuori ci sono 44°C e la maggior parte delle persone stanno "a mmare" (con due m). E' vero, per strada c'è tanta, tanta spazzatura, ammucchiata dentro-sopra-sotto i cassonetti. Ma se è riversata in strada è perché qualche furbotto ha deciso di incendiare le discariche palermitane, oltre a centinaia di ettari sulle montagne e nei campi attorno alla città. Forse qualcuno preferisce vivere nell'immondizia e distruggere tutta la bellezza che questa terra conserva nella sua naturale interiorità con fiamme e incendi. La sciocca e miope parte dell'umanità.

Di questa terra mi son portato a casa le storie e gli incontri con le persone. 
Le storie. Son quasi tutte storie di eroi. Eroi famosi e meno conosciuti. Gente che ama o ha amato la Sicilia e che si è resa conto che l'atroce piaga della mafia, come un virus, ha certamente la capacità di infettare e far soffrire tutto il corpo, tutta l'Italia. E quindi anche noi. 
Delle persone incontrate potrei solo fare un elenco: Nino l'autista, che ci ha salvato la vita almeno una volta al giorno; Gaetano il ricercatore, incontrato per caso al tavolo di una gelateria, ci ha narrato in rima storie senza luoghi e senza tempo; don Nicola, un prete come tanti, che ci ha aperto gli occhi alla bellezza di Monreale; la dott.sa Torregrossa, di professione scrittrice, che ha voluto regalarci un pomeriggio a casa sua e (ne sono certo) la sua cara amicizia per il futuro; i salesiani di "Gesù Adolescente": don Raimondo, don Luigi, don Francesco, preti-animatori-insegnanti-amici; i ragazzi della Gioventù Salesiana e dell'Oratorio salesiano: ci hanno accolto come gente di casa, insegnandoci che, alle cose pratiche di cui abbiamo bisogno, forse è sempre meglio preferire le persone che incontriamo e con le quali è sempre bello "ggiocare" (anche per questa doppia iniziale!).
E tanti tanti tanti altri.





Pubblico alcune foto. Rappresentano le persone che abbiamo incontrato, 
in un modo o nell'altro, in questa bella terra chiamata Sicilia, 
che a quanto pare, sembra essere veramente 
"una donna vestita alla rovescia"!


1 commento:

  1. Ah ecco. Me l'ero persa questo: mi sembrava strano che non fosse giunto un commento sul tuo primo, e spero non ultimo, viaggio (e non vacanza, come tu stesso hai scritto) in quella meravigliosa isola. Emozionante leggere questo resoconto breve ma pieno, comprensibile, anche in ciò che hai dovuto tralasciare o a malapena citare, soprattutto per quegli occhi che hanno già visto, toccato, respirato, vissuto, esplorato, ammirato quella gente e quei posti di cui hai parlato qua.
    Sono proprio contenta dell'effetto positivo di quei dieci giorni e contenta, soprattutto, di leggere che anche tu ti sei innamorato, un po', di quella terra in cui tutto è illuminato dalla luce del sole!!!!!!!!

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