martedì 8 marzo 2011

ITALIA e MATEMATICA


...credo che per raggiungere una parità sostanziale sia necessario incidere essenzialmente sulla cultura diffusa: sulla concezione del ruolo della donna, sugli squilibri persistenti e capillari nelle relazioni tra i generi, su un'immagine consumistica che la riduce da soggetto ad oggetto, propiziando comportamenti aggressivi che arrivano fino al delitto. Per favorire il cammino verso una parità sostanziale, molto devono fare la scuola e i mezzi di comunicazione attraverso i valori che trasmettono, e una rilevante responsabilità cade su quanti hanno ruoli preminenti in tutti gli ambiti e le professioni ; alle donne in particolare, tocca offrire validi modelli di comportamento. Non solo a quante hanno particolari funzioni e visibilità, ma a tutte le donne spetta, nella quotidianità della loro vita, il dovere di contrastare luoghi comuni, di esigere rispetto e considerazione.

Così il Presidente (quello della Repubblica) parlava questa mattina.
Oggi più che mai, mi è parso di notare una grande quantità di auguri. Alle donne, ovviamente. Sarà che vivo ancora sulla cima di un colle, una sorta di Olimpo beato e che gli ultimi ottomarzi li ho passati lontano dalle strade polverose del mondo. Effettivamente l'ultima volta ero ancora tra i banchi (quadrati) del Liceo. La scuola è donna. Le prof sono donne. La Prof è donna (anche la Profe è donna).
Mi sono chiesto perché tutti questi venditori di mimosaggini. Mi sono chiesto quante distrazioni da farsi perdonare. Mi sono chiesto perché tutta questa stra-ordinarietà.
Ho fatto gli auguri a poche Persone, cioè donne, perché le persone sono donne (e anche e soprattutto viceversa!).
Li ho fatti alle donne più importanti, alle più significative.
Per dire un “di più”, un bel po' di più.
Per dire la stra-ordinarietà, rispetto all'ordinarietà, che dovrebbe essere già di per sé stra-ordinaria.
Per dire che, comunque, è necessario quel “di più” per ribadire la verità degli affetti.
La delicatezza degli affetti.

Troppi “per dire..”. Sono stato contagiato.
Mamma, domani posso stare a casa da scuola?



QUOTATION: “tra il dire e il fare..c'è un mare di matematica da studiare.
prof. Valeria – anno scolastico 2005/06 – al GiBì

postscriptum: dovendo conservare le stupidate scritte nell'altro blog, perché qualcuno ha voluto eliminarlo, ho ripescato alcune citazioni di vita passata. Forse comprensibili a pochi, ma per quei pochi davvero eccezionali.
Buona vita.
a.

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