lunedì 16 maggio 2011

BELLE VITE

Mi fermo ora, in questo splendido e teologico dopocena, a leggere un po’ di posta elettronica. Parecchi messaggi, che continuano la semplicità, la vicinanza, il sorriso un po’ commosso dei tanti volti che hanno accompagnato i fine settimana di quest’ultimo anno. Qualcuno una volta mi aveva detto che le parole so usarle meglio se le scrivo. Allora, data l’abbondante figuraccia fatta ieri sera (forse perché ero troppo concentrato a gestire le emozioni), provo a “scrivere” il mio grazie.
Ho cercato qualche amico scrittore che potesse aiutarmi nel farlo, suggerendomi magari qualche frase ad hoc, ma poi, come sempre, è stata la vita a suggerirmi le parole giuste, le parole che si accordano con i pensieri e i sentimenti di questo momento.
In tutta sincerità, sento dentro di me due cose: stupore e gratitudine.
Lo stupore per i tanti “grazie” che mi sono stati detti, sussurrati, abbracciati, scambiati con uno sguardo o con una stretta di mano. Non so il perché di questi ringraziamenti: quel che ho dato – e non è retorica – è di gran lunga molto meno di quello che ho ricevuto. Ho cercato in questi mesi di essere me stesso (qualcuno, qui, potrebbe spaventarsi!), mostrando, per quanto mi è stato possibile farlo, che la vita è molto più semplice di quanto uno può immaginarsi. Nonostante tutto. Sì: nonostante tutto! Nonostante tutte le fatiche, i problemi, i dolori, le incongruenze di caratteri, di tradizioni, di abitudini. Nonostante le storie, nonostante il passato che ogni persona ha sulle spalle e il futuro che scorge con fatica all’orizzonte. L’unico regalo che Dio continua a farci è l’attimo che si vive, il presente. Troppo prezioso per essere sprecato. Troppo importante per non essere vissuto abbastanza!
La gratitudine. L’amore per le parole porta a chiedermi se ci siano più modi di dire grazie. Dire “grazie”, “ringraziare”, può assumere, allora, l’aspetto della riconoscenza. “Riconoscere”, infatti, vuol dire avere la possibilità non solo di conoscere, ma anche di poterlo fare nuovamente, più volte e in maniera nuova. Come se avessimo bisogno di portare alla mente le persone che già conosciamo, per ripassare i tratti del loro viso, per ripassare i loro nomi (quanti nomi da imparare!), per ricordare il bene che soltanto con il loro esistere ci hanno fatto. Per volergli più bene. Per continuare ad amarli.
Potrei qui fare un elenco di nomi, ma ne dimenticherei sicuramente qualcuno.

Chiedo allora a Dio, che Gesù ci insegna a chiamare Padre, di custodire tutti questi nomi, questi volti, queste belle vite, sul palmo della sua mano, perché ogni giorno sperimentino la gioia vera di sentire pronunciati i loro nomi dall’Unico che li conosce, in maniera vera, tutti!

Buona vita!



2 commenti:

  1. Quasi quasi "piango un commento"... essì forse mi hai contagiato troppo con l'amore per le parole, mi hai toccato profondamente con certe riflessione e avendomi suggerito anche magari innavvertitamente, o a volte troppo insistentemente, la lettura di qualche libro. Oggi una lezione di Patrologia mi ha regalato altre perle da mettere insieme nel mio tesoro teologico. rischio di essere troppo retorico e troppo metaforico perchè quello che ti scrivo lo "piango" dal cuore nel senso che le parole mi fluiscono incontenibilmente dalle dita che picchiano la tastiera del pc (sono pur sempre grande e grosso e le mie dita pesano, quindi picchiano la tastiera è l'ideale credimi!). Mi sento immensamente fortunato ad averti conosciuto ad essere il primo della tua lista anche se è nata solo come cronologia di incontri. In molte cose siamo stati d'accordo in altre siamo stati avversari, in alcuni casi non ci siamo capiti in altri mi hai capito troppo bene... Non sentirti in difetto, sei stato un bell'esempio per tanti e hai trasmesso tanto di te, tanto come nessuno riesce a dare così in poco tempo. Se sei in difetto è solo una questione di numeri: hai conosciuto troppe persone in una solo volta!!! Andrei avanti per ore a dirti quanto mi ha fatto piacere collaborare con te, in certi casi un po' meno però sono state difficoltà che aiutano a conoscersi a crescere, magari collaboreremo in futuro, spero che il Buon Dio guardi giù e ci dia una Mano, magari le tue due mani... Vedremo! Magari saremo avversari teologici un giorno e allora ti pentirai di non avermi eliminato quando ne avevi l'opportunità... Ahahah! Buon Tutto Ceri-vicino ci vediamo! Se hai bisogno di un teologo-legatore per la tua tesi sono qui! (più per rilegare che per teologare!) CIAO Lele

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  2. Rileggo ora per caso questo tuo vecchio post e penso. Penso a tante cose. Davvero tante. Che bello! A presto, grazie!

    A.nonimo

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