lunedì 23 maggio 2011

Trillo


Vede per primo colui che è amato,
poiché l’occhio dell’amore riesce sempre a vedere in maniera più acuta,
e sempre colui che è amato ha una sensibilità più perspicace.

Discorsi”, di Pietro Crisologo

Si. Sono d'accordo.

6 commenti:

  1. ... humm... "l'occhio dell'amore" non è riferito all'amante? a volte colui che è amato non sa o non si vuole rendere conto di esserlo... al contrario, colui che ama è sempre molto più vigile e preveniente nei riguardi dell'amato....
    No????

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  2. Ma..uno è veramente capace di amare (quindi di essere amante) se prima qualcuno non gli ha insegnato ad amare, amandolo?

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  3. Sì, hai ragione, ma il testo del Crisologo che hai postato può essere interpretato anche in altro modo. Si può essere amati senza amare, per quanto chi ama non perde nulla dato che, scriveva san Bernardo se non erro: la ricompensa dell'amore sta nell'amore stesso.
    Vedi la frase che mi lascia perplessa è quel "sempre colui che è amato...".... è questo che non mi trova d'accordo, quel "sempre"... no, non è così secondo me.... io posso benissimo essere amata e non amare affatto, anzi, magari ricambiare l'amore con il male, se non con l'odio.... brutto a scriversi, chiaro che è un esempio, il Signore mi liberi da una cosa del genere =(
    ciao

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  4. "[...] il prossimo tuo..COME TE STESSO".

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  5. Scusa, ma forse stiamo dicendo due cose diverse...

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  6. Forse, in sintesi: per saper amare bisogna essere stati amati e continuare ad esserlo. Per amare qualcuno (quindi,un po' nella logica del tuo discorso, per ricambiare l'amore ricevuto) devo poter amare me stesso. "Ricambiare l'amore con il male,se non con l'odio" non mi suggerisce come prima cosa una condizione di amore profondo con me stesso. Cioè, capirei che c'è qualcosa che non va..Si capisce?

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