giovedì 22 luglio 2010

TEMPI MODERNI

Chiedo a qualcuno cosa sia l’abitudine.
Ricevo una risposta: l’abitudine è una brutta storia.

Le brutte storie sono forse quelle che finiscono male? Ma l’abitudine non fa finire le cose. O si? Le esaspera fino a farle continuare all’infinito. Forse l’infinito ha una fine. Proprio la non fine è la fine dell’infinito.
La brutta storia dell’abitudine sembra funzionare come la nebbia. Ma non poca. Tanta! La tanta nebbia padana, che non ti fa vedere, in certe serate di ottobre-novembre, neanche la punta delle tue scarpe.
Non sai più così provi. Vai in automatico. Senza pensare. Nessuna emozione, nessun sentire, nessun pensiero in azione. L’uomo della strada direbbe: “agisci senza pensare”. Già, azione senza pensiero.
Una cosa negativa, tranne che in amore. In molti raffinati gesti di cuore non c’è pensiero, non c’è ragione. Un innamorato non pensa prima di comprare mille e mille rose per la sua amata. Le compra. Non pensa al prezzo (o alle conseguenze di una tale spesa) e nemmeno all’utilità di tutti quei fiori… .
Per qualcuno abitudine è vivere il quotidiano: il comodo fluire del tempo o la drammatica schiavitù di poche mura, di pochi sogni, di pochi colori sulla propria tavolozza. Insomma è un filmato in bianco e nero, senza audio, nell’era dell’HD digitale.
Per Giovanni Drogo l’abitudine era una fortezza, la fortezza Bastiani. Un bastione che doveva difendere dal nemico, quello che arriva da lontano, lo straniero, il diverso, i Tartari. Da quanti Tartari ci si difende ogni giorno, per abitudine! Poveri loro. E il soldato Drogo alla fine muore. Nell’abitudine di un’attesa che non lo ha mai fatto vivere realmente. Un vestito un po’ stretto, scomodo, una divisa che lega alle pietre.


Si, è vero: l’abitudine è una brutta storia!



QUOTATION: "A un certo punto Sneijder ha sognato di fare gol anche bendato e con i ceppi alle caviglie" Luca Valdiserri - Corriere della Sera, mar 13 luglio 2010

1 commento:

  1. QUOTATION#2: "ci sono abitudini che spaventano e abitudini che alimentano. .." Johnny, pensieri sparsi

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