domenica 7 novembre 2010

COCCINELLA




Ci sono alcune cose che in una bella giornata come questa (trascurando la pioggia) proprio non ci stanno.
Come strumenti un po’ scordati che nell’organico fanno stonare tutta l’orchestra.
Note stonate, appunto!
Diapason, tra sé, sente il dovere di ri-dare il La440.

1. Dall’autoradio della mia super micracar questa sera è spuntata una radio-pubblicità. Come sottofondo il pathos delle pubblicità progresso. Le parole di introduzione parlavano di bisogni reali, di problemi di paesi del Sud del mondo. Tutto un climax che muoveva a compassione l’ascoltatore e poi…
il messaggio pubblicitario di un’offerta per villaggi turistici!
2. Guido, guido, guido… sono sempre in macchina e davanti a me c’è una monovolume.
Le luci all’interno dell’abitacolo sono accese. I bambini (due, tre, quattro..) sono in piedi. Saltano, si tuffano. Addirittura uno si mette dritto nel bagagliaio e mi saluta…
Ho pregato il cielo perché chi guidava non si trovasse nel bisogno di frenare!
3. Sempre in auto, sempre l’autoradio mi dice i risultati della serie A.
Mi stupisco: quante nuove squadre dalla serie B sono passate in A! Però, povere, perdono quasi tutte..
..QUASI, appunto!!

Spengo l’autoradio.
Meglio il suono, umile e simpatico, del mio nipponico motore.

p.s.: cosa c’entra la coccinella?
Ogni cosa è un colore”.
La coccinella, a parte rare e letargose eccezioni, è due-colori.
Due brutti colori.




QUOTATION:
DOMANDA “Come si chiamano i sette nani?
RISPOSTA “Mignolo, ...
Cristina, innocente e convinta.

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