lunedì 18 aprile 2011

CON UN ALA IN PIÙ

Ho avuto ancora una volta la possibilità di esserci in un momento speciale della sua piccola vita.
Non so se ha capito il mio, il nostro essere accanto a lei in questo giorno così importante.
Forse nemmeno lei si è accorta dell’eccezionalità dell’evento e, con lei, anche gli altri cinque bimbi che ieri hanno ricevuto un regalo, un dono di incommensurabile valore, spesso dimenticato da qualche grande, come uno tra i tanti giocattoli, in fondo a uno scatolone nella cantina della nostra coscienza, che quando “si cresce” non serve più. Eppure, ieri pomeriggio, il dono del Battesimo è stato realmente vissuto e celebrato come un «regalo d’amore», il regalo più bello che Dio abbia potuto fare a questi bambini: quello di volerli amare a tutti i costi, anche a prezzo della sua stessa vita, come figli prediletti.
Il contesto "raccolto", la chiesa affrescata del Quattrocento, la simpatia e la semplice familiarità del parroco, l’emozione di giovani mamme e papà, l’esperienza più o meno collaudata di madrine e padrini, la curiosità di parenti e fotografi hanno contribuito alla nascita di un bel ricordo.
Un ricordo, appunto, qualcosa che nel tempo può essere ri-portato al cuore ed essere ri-vissuto.
Non come quel giocattolo dimenticato.
Ma come la possibilità di vivere una vita sempre nuova, sempre piena, sempre vera!

2 commenti:

  1. ... grazie per avermi ricordato "quel giorno".... =)

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  2. Se ti ricordi "quel giorno" vuol dire che hai una doppia "fortuna"!
    Ciao.

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