lunedì 3 ottobre 2011

RISPLENDA LA VOSTRA LUCE DAVANTI AGLI UOMINI

Cosa sia successo veramente lo devo ancora capire. Per il momento mi sono accorto che la parola grazie non basta a dire quello che sento per le tante persone che mi sono state vicino la settimana scorsa, sabato mattina, sabato sera e ieri. Non bastano sei lettere per esprimere quello che provo. O forse sì, forse bastano, nel senso che non servono altre parole quando ci si sente voluti così bene e si vuole ricambiare quel bene. Allora: GRAZIE!
Riporto, qui sul blog, il testo di quella specie di tentativo di discorsomeliapredichin-a di sabato sera. L’ho scritto pregando sul testo del Vangelo di Matteo (Mt 5, 13-16), pensando a quello che ho vissuto negli ultimi anni, ri-cordandomi (cioè ri-portando al cuore) tutti i volti delle persone a me più care e che ho incontrato lungo il mio cammino. Sapendo che qualcuno, per causa di forza maggiore e matrimoni vari, non ha avuto l’onore di annoiarsi ad ascoltarmi in diretta, ho voluto dar loro la possibilità di addormentarsi leggendola qui su Diapason. E poi… l’etichetta “da quale pulpito” finalmente potrà essere lecitamente usata, senza problemi di sorta.
Da quale pulpito?
Il mio!

"Risplenda la vostra luce davanti agli uomini"


È questa la frase del vangelo di Matteo, che i miei compagni ed io abbiamo scelto come motto per le nostre ordinazioni, diaconale e presbiterale. È un invito molto forte, che il Signore Gesù rivolge ai suoi discepoli, a tutti i suoi discepoli, cioè a tutti coloro che hanno capito, ad un certo punto della loro vita, che ASCOLTARE quello che Lui ha da dirci, STARE con Lui, INCONTRARLO il più spesso possibile (in una parola: SEGUIRLO), vale veramente la pena. Anzi: può valere veramente TUTTA UNA VITA!
Ci siamo voluti riconoscere in questo invito dopo che, per molti anni, siamo rimasti alla sua scuola, imparando da Lui. Abbiamo imparato tanto, è vero, ma dopo questi cinque anni di Seminario, posso dire  di aver ancora bisogno di tempo, di vita, per imparare sempre più a fare quello che Lui, il Maestro, ci chiede precedendoci sulla croce: Gesù, sulla croce una volta per tutte e nell'Eucaristia OGNI GIORNO, continua ad amarci, donandoci la sua vita, tutta intera!
E così ci insegna LA COSA PIÙ IMPORTANTE, al di là delle tante parole e delle tante teologie imparate: alla domanda "che cos'è l'amore?" (domanda che molti di voi in questi anni mi hanno fatto) la risposta è "dare la vita!", senza risparmiarla per qualche pigrizia o apparente vantaggio personale; perdere la vita, regalarla perché altri possano vivere. Come direbbe (o meglio, ha scritto) qualcuno: "l'amore è dare il sangue".
Ma chi può riuscire in questa impresa se perfino gli amici più intimi di Gesù, (gli amici!...più intimi di Gesù) al momento della verità della loro amicizia, sono TUTTI scappati?
Chi può riuscire a voler bene così, ad AMARE così, quando ci accorgiamo tutti i giorni di non essere capaci di perdonare neppure le persone che si stanno più vicino?

La vita, a volte, sembra essere colorata tutta di NERO, così che spesso non solo ci troviamo incapaci di provare sentimenti buoni nei confronti degli altri, ma addirittura di avere PAURA e di SCAPPARE: scappiamo da NOI STESSI, scappiamo dagli ALTRI, scappiamo dalla REALTÀ in cui viviamo e, alla fine, a furia di scappare da tutto, scappiamo anche da DIO!
Quando Gesù è stato tradito da Giuda e rinnegato tre volte da Pietro era NOTTE. C'era BUIO. Il NERO e le TENEBRE facevano da padroni. E questi discepoli del Maestro di Nazareth non riuscendo a  sopportare tutto questo nero, hanno avuto paura e sono scappati: l'uno facendola finita e l'altro piangendo amaramente per aver rinnegato e tradito il suo migliore amico.
Quando non riusciamo più a voler bene a chi ci sta accanto, allora la vita diventa buia, tenebrosa, come una notte senza stelle e senza luna. Senza più punti di riferimento, senza più LUCE, siamo spenti, annoiati, persi, a volte disperati.
Eppure, in una notte tanto buia, ci possono tornare alla mente le parole di Gesù:
"VOI siete la luce del mondo!"
Sembra strano, fatichiamo a crederGli, ma la fiducia che Dio, che è Padre, ripone in ciascuno di noi è così grande da poterGli far dire, per mezzo di suo Figlio, che NOI siamo la LUCE del mondo.

Noi possiamo essere quella luce che illumina le tante tenebre che avvolgono la vita.
Noi siamo quella luce capace di illuminare l'esistenza di chi ci vuole bene, di chi fa parte della nostra vita, di chiunque incontriamo ogni giorno, per strada, a scuola, al lavoro... .
Noi siamo quella luce, come piace dire a me, NONOSTANTE TUTTO! Sì, nonostante i nostri limiti, nonostante le nostre eterne fragilità, nonostante i nostri errori e peccati.
Noi tutti siamo quella luce di cui il mondo ha bisogno!

NON siamo quella luce, che da pochi giorni sappiamo non essere la più veloce, così invincibile, così perfetta. Perché spesso non siamo i più veloci, non siamo invincibili, né tanto meno siamo gente perfetta!
NON siamo quella "luce artificiale" che abbaglia per illuderci e inganna promettendo successo senza fatica e la fama eterna. Ce ne rendiamo conto sempre di più: chi vive in questo modo non è veramente felice!
NON siamo nemmeno quella luce che acceca i sensi, li stordisce, facendo dimenticare i problemi e la fatica del vivere, come farebbe una droga, come fa la droga!, che fa sballare la vita in un solo momento a prezzo di tutta la libertà!

NOI siamo la luce del mondo perché è Qualcun altro ad illuminarci, come succede alla Luna, che brilla nella notte della luce riflessa del Sole (e questo il nostro amico Vincent lo aveva ben capito!).
NOI siamo il sale della terra perché è Qualcun altro che ci insegna come essere SAPORE per la vita degli altri.
Noi siamo illuminati dalla Sua luce e possiamo far luce non perché siamo i più bravi o i più intelligenti, ma perché siamo TREMENDAMENTE amati da un Dio capace di ABBRONZARCI con il suo amore, del suo amore. Un Dio capace e che vuole regalarci la sua vita, tutta intera, tutti i giorni!
Straordinario!
È questo forse il segreto della nostra luminosità e del nostro essere sapore: non la bravura, non l'intelligenza, non la bellezza di come siamo fatti fuori, ma il continuo BISOGNO di ESSERE amati, di SENTIRCI amati e cercati da un Amore così grande!

Auguri a tutti, per le vostre, nostre, belle e luminose vite!

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