E qui entra in scena un’altra parola che ha persino generato una sorta di movimento corale planetario, quello degli ‘indignati’: lo sdegno. Badate bene: se l’ira è un vizio capitale devastante, lo sdegno autentico è una virtù, perché è un appassionato e coerente schierarsi dalla parte della giustizia. Indignati contro la corruzione, la violenza, l’oppressione sono i profeti biblici. Del Signore nella Bibbia si dice letteralmente che ha un ’af , cioè un ‘naso’ sbuffante perché mal sopporta il male, e non dimentichiamo la figura di Cristo che impugna la frusta sferzando i mercanti… Detto altrimenti, lo sdegno vero e non retorico altro non è che un ritorno alla morale.
G. Ravasi, "Dizionario di futuro" Editoriale di Avvenire del 3 gennaio 2012
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Tornando allo sdegno: ci si sdegna per un sacco di cose. Tutte “belle” visibili, in tv, dai media. Tutte comunque lontane da noi. Lo sdegno è meglio tenerlo per ciò che non ci tocca, per ciò che non ci costringe a cambiare.
C’è bisogno di più moralità. Tutti d'accordo, ma quando caschiamo noi: “massì, che sarà mai! non siamo mica moralisti! divertiti! fatti una risata!”.
C’è bisogno di più moralità. Anche a detta di tanti che sulla rete incominciano a stupirsi di troppe foto oscene (non - solo - per il contenuto, ma anche - e soprattutto - per l’oggettiva bruttezza di certi soggetti!) che girano su facebook. Pochi segnalano i nudi volgari che vengono pubblicati. E anche se ad essere ritratti sono minorenni (maschi/femmine non fa differenza), pare che tutto vada bene. Anzi: se proponi una riflessione collettiva a riguardo sei preso per uno sfigato, che non ce la fa (come si usa dire in certi slang “giovanili”. Che cosa non si riesca a fare, poi, non l’ho ancora capito, però si dice così).
Anche a livello educativo! Purtroppo anche a livello educativo!
La scuola sappiamo come è messa. Non si salvano neppure quegli ambienti che di educativo dovrebbero avere anche il DNA, come
tutti quelli legati allo sport! Non si salvano nemmeno certi ambienti cristiani, che dovrebbero fare e vivere la differenza del Vangelo! La differenza di una “buona notizia” che ti cambia la vita.
tutti quelli legati allo sport! Non si salvano nemmeno certi ambienti cristiani, che dovrebbero fare e vivere la differenza del Vangelo! La differenza di una “buona notizia” che ti cambia la vita.
Spesso a me pare di assistere alla duplice crescita del grano e della zizzania.
Lo sdegno mi spingerebbe all’ira e l’ira ad estirpare quell’erba cattiva, così farisea, così falsa, così nociva per la crescita del grano buono.
Eppure occorre aspettare e, come direbbero i nostri padri, occorre “starci dentro”!
Inquieta giovinezza!
Ok. Ci sto dentro!