sabato 25 dicembre 2010

PUGNI di NATALE



Il Natale è un sacco di cose. Scriverò a riguardo.
Oggi, però, sarei ipocrita se mi mettessi a scrivere solo cose belle, solo cose dolci. Cose che la gente desidererebbe leggere o sentirsi dire per "riscoprire lo spirito del Natale" che si è perso col tempo.
Ho voglia di scrivere di alcuni "pugni" metaforico-natalizi che ho ricevuto in questa lunghissima giornata.

Il primo. Da un ragazzo, 17 anni, che in una chiacchierata ha voluto sfogarsi un po'.
A domanda risponde:
"Cosa ne dici di questo Natale?"
"che è una bestemmia come tutti gli altri.. solito.."

Il secondo. Da due clochard, questa mattina, al parcheggio della metro. Era l'ora di pranzo e uno di questi (più o meno avrà avuto la mia età) parlava con un ragazzo molto più giovane di funghi allucinogeni.
Era il loro pranzo di Natale.

Il terzo. Da un altro clochard. Mentre pago il parcheggio alla cassa automatica mi si avvicina. Ho già in mano qualche moneta di resto e allungo il braccio per dargliela.
Lui, guardando un po' schifato la mia mano, mi chiede:
"Scusa potresti darmi una sigaretta?"
Ritiro il braccio.
"Mi spiace, non fumo"
In questo caso il pugno gliel'ho tirato io.

Natale vuol dire fare i conti con la vita.
Buon Natale a tutti!

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