sabato 12 giugno 2010

FATTO P(i)SICOLOGICO

È una pizza. No sono quattro. E sono preparate alle dieci e mezza della sera. Nel locale non ci sta proprio nessuno. Ma è tutto acceso, allora vale la pena entrare. Addosso ancora i vestiti sporchi della giornata da lavoro. La pasta è buona, ben cotta. Non sottile non spessa, come piace a me. Il trasloco, come al solito, è una cosa noiosa e devastante.
Che fortuna avere delle brave donne sempre pronte ad aiutarti: santa nonna, santa mamma!
Il problema sono le zanzare. Cioè, loro lo scatenano. La “discussione” vera e propria è su quelle lampade viola che folgorano tutti gli insetti che attirati dalla sirenica luce viola trovano il loro ultimo e drammatico “zac”.

[cameriera, con accento napoletano]
“Non servono a niente!, quelle (le zanzare, n.d.r.) si sono fatte tutte furbe. Signo’, oramai l’hanno capito che gli fa male a quelle. Quindi dicono: noi addosso a lì non ci andiamo. Però sa, i clienti. Vedono una lucetta, sentono “zac e crack” e si sentono più sicuri… è tutto un fatto pisicologico…!”

[la cliente, al tavolo]
“Ah, si. Ha ragione!”
[poi con voce sommessa, agli altri del tavolo, in sapiente dialetto lainatese]
“Mi hu dì da si, ma hu capi nient…!”

Poi, vabbè, ci sarebbe un’altra pizza, mangiata tardi, su un marciapiede, con due persone straordinarie, anzi direi proprio speciali, che nemmeno loro sanno di esserlo.
Ma quella è un’altra storia…

…i motori della mongolfiera son già accesi, il pallone aerostatico è già gonfio di aria calda. Si aspetta di caricarlo con gli ultimi bagagli prima di decollare per il Bangladesh, dove penso cenerò, ricordando questi ultimi tre mesi e mezzo, con un sorriso, sorseggiando un vino italiano, in compagnia, spero, di qualche sherpa himalayano (perché nessuno si ricorda mai degli sherpa!!).

aNdRe



QUOTATION: “Così la tua avventura volava oltre la tua fantasia…” Antonella Ruggero in Sognando

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