giovedì 4 ottobre 2012

FRATE FRANCESCO

In quel tempo Gesù disse: "Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero". 
Mt 11, 25-30

Cosa aggiungere a questo moto di gioia che quel giorno ha preso Gesù? E' la gioia di chi si accorge che la Verità entra prima nelle orecchie dei semplici, dei piccoli, dei bambini, degli oppressi, di chi è debole. Mentre chi è pieno della sua verità soggettiva ("per me è così..", "io penso questo..", ...) e mai è disposto a mettersi in discussione di fronte agli altri -e all'Altro per eccellenza, che è Dio-, rimane lontano dal conoscere quella strada da percorrere per avere la vita vera. 

Francesco: un giovane come tanti, anzi il più rumoroso e scapestrato giovane di Assisi. Organizzava feste, balli, danze. Viveva per divertirsi, senza mai conoscere la vera gioia. Ha dovuto pestare il naso contro il muro prima di accorgersi che è il cielo che regge la terra, vivere un tempo di turbamento interiore prima di comprendere che senza Gesù Cristo e il suo Vangelo ogni cosa che faceva non aveva significato. E quando ha scoperto che l'unica ricchezza che vale la pena accumulare è l'amore nei confronti di Gesù, si spogliò di tutto, mettendo tutto in secondo piano, mettendo ordine nella sua vita e decidendo di vivere per sempre per Lui. In semplicità e "perfetta letizia". 

Grazie, frate Francesco!
Dacci qualcuna in più delle tue sante sberle, 
che ci svegliano dal nostro orgoglio e dal sonno della nostra fede sciatta e tiepida. 
Diventare come te è quasi impossibile, 
ma cercare di imitarti è un sogno straordinario. 


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